Be present.

In questi ultimi giorni mi sono sentita più depressa e stizzita che negli ultimi 12 mesi messi insieme. All’inizio pensavo che fosse il famoso ‘holiday blues’ e non me ne capacitavo: come può essere che venga a me, che sono la regina delle festività? A me, che amo ed elevo il Natale a mia festa preferita da quando ho memoria? A me, che se mi lasciassero fare addobberei pure il cesso?

E infatti non era holiday blues, era SPM. Pura e semplice ed a livelli così devastanti come non mi era mai successo prima, livelli tali da non farmela neanche riconoscere per i primi 3 giorni. Poi ho visto Cuarto Milenio (la versione spagnola del nostro ‘Mistero’, per capirsi) e c’è stato un servizio su un mattatoio di maiali: sono scoppiata in lacrime. La scena era solo una e si vedevano tanti maialini in fila, poi nient’altro. Non facevano manco vedere che li ammazzavano, ma ovviamente me lo immaginavo e giù a piangere. È stato in quell’esatto momento di disperazione nera per la sorte dei maiali che ho capito: non sono borderline, sono solo in SPM! Ovviamente, da donna moderna quale sono, ho un app sul telefono che sa vita morte & miracoli del mio ciclo e che mi avvisa da 3 giorni prima, flashandomi sullo schermo una minaccia del tipo “your period SHOULD start in three days“. Sempre molto rassicurante, devo dire, ma questo mese non mi ha avvertita ‘mortacci sua.

Questa volta per colpa di sbalzi ormonali ho quasi comprato un (carissimo) biglietto per l’Italia, perché mi è venuta una malinconia pazzesca all’idea di passare un altro Natale lontano dalla mia famiglia. Ci sto ancora pensando, in realtà, perché ho davvero tanta voglia di tornare per le feste ma sono combattuta, certo è però che non lascerò decidere il mio utero. Mi son fermata a un click dalla conferma pensando ‘ma che stai facendo?’. È veramente quello che voglio o mi sto solo facendo influenzare dal momento? Io non sono i miei ormoni.

Vado avanti con ‘sti deliri mentali da 4-5 giorni, e da giorni non faccio che pensare a quanto mi farebbe bene una lezione di yoga e meditazione, anche una sola, suelta. Lo yoga ha il potere di farti concentrare e dimenticare tutto, poi esci dallo shala sudata da fare schifo e con una visione completamente diversa della vita. Pensavo a tutto questo ieri, a quanto volevo farmi ‘sta bella sudata curativa,  quando butto per caso l’occhio in uno dei pali della luce del mio marciapiede e ci trovo un foglietto che annuncia un nuovo studio yoga a due passi da casa. Siccome io non credo alle coincidenze, quando torno a casa lo cerco su internet, scrivo un email e mi invitano a guardare gli orari per andare a una lezione di prova (gratuita!) quando voglio. Fantastico! Sguardo rapido e vedo che alle 19.30 tutti i martedì c’è una lezione gratuita di meditazione e alle 20.30 una di hatha yoga. Guess what, ieri era esattamente martedì.

Grazie Universo, grazie.

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Senza pensarci due volte sono andata e son rimasta la bellezza di 3 ore, 1 di meditazione e quasi 2 di puro yoga flow. Il maestro è uno dei migliori con cui ho fatto lezione fin’ora e da lezioni di un’intensità tale da ammazzarti e farti sentire benissimo al contempo. È pure riuscito a farmi fare il mio primo headstand! Sono uscita rinata e riequilibrata, grata di aver potuto assistere alla migliore lezione di yoga degli ultimi 6 mesi esattamente quando ne avevo bisogno. Continuava a ripetere di ‘essere presenti’, che ‘siamo qui e ora, nient’altro’, ed è esattamente così. Quasi tutti i miei problemi derivano dall’essere troppo proiettata al futuro, da sempre.

Camminavo verso casa e sorridevo pensando che la me di qualche tempo fa non avrebbe mai cercato di risolvere un problema psicologico con lo yoga (o con qualsiasi attività fisica). In effetti, la me di prima avrebbe semplicemente ignorato il problema, o si sarebbe fatta una birretta. Ho sempre avuto la spiritualità di una suola da scarpe. Non so quale sia stato il percorso che mi ha portata da “sono tutte buffonate e roba da new age” a “credo che la meditazione stia avendo un impatto sulla mia vita”, ma è così e sono felice di essere cambiata. Ricordo di pensare a quanto fosse noioso e inutile stare seduti anche solo 15min senza dire niente, adesso mi ritrovo a sentire il bisogno di entrare in una sala con non più di 4 persone, candele accese, palo santo che brucia e mantra tibetani in sottofondo. Ogni maestro ha il suo metodo particolare di meditare e far meditare, quello di ieri mi ha introdotta a un nuovo mantra che non conoscevo e con cui ho scoperto di avere una particolare ‘connessione’. Alla fine della meditazione gli ho chiesto cosa significasse, mi ha detto che era il mantra della purificazione e del perdono a noi stessi.

E così mi sono sentita, purificata. La persona che è tornata a casa alle 22.30 non era la stessa che ne era uscita tre ore prima.

Tornando dalla lezione ho cercato di nuovo il foglietto dello studio attaccato al palo: non c’era più. Ho sorriso e ho continuato verso casa, le coincidenze non esistono.

Ovviamente oggi mi fa male pure respirare, ma sono più presente che mai.

4 commenti

  1. bellissimo post! mi piace sia il messaggio sul palo che il discorso su yoga e spiritualita’. questo e’ uno di quesi post che mi fa pensare e decidere che forse lo yoga potrebbe essere la mia cosa 2015, ieri ho toccato un low storico di integrita’ del cervello e ho bisogno di qualcosa che mi ripristini!

    1. Un sacco di persone che conosco coniugano yoga e corsa come se fossero due cose intimamente legate. Io con la corsa ho un pessimo rapporto, ma a te verrebbe a fagiolo 🙂
      Per il 2015 ho deciso di essere più costante, a partire dallo yoga.

  2. Mi credi se ti dico che ho una scuola di yoga a due passi da casa e che ho la tentazione di entrarci tutti i giorni?
    Mi credi se ti dico che essere costante è il mio buon proposito per il 2015?

    Coincidenze, coincidenze…

  3. Credo che ognuno abbia la sua valvola magica e quando la trovi e ‘rinasci’ ti chiedi come non hai fatto a pensarci prima. Per me sono gli stupidi disegnini che faccio ultimamente sui malintesi italiano-spagnolo. Se il resto del tempo devo fare 3-4 cose contemporaneamente, quando disegno è solo quella.

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